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Le cascate dell’Acquacheta – Portico e San Benedetto a piedi

L’Acquacheta è il più importante affluente del Montone e, prima di raggiungere San Benedetto in Alpe, compie un salto di oltre 70 metri, formando l’omonima cascata. Descritta da Dante nel XVI canto dell’Inferno, si raggiunge solo attraverso una escursione di un paio d’ore che risale la valle raggiungendo, appena a monte della cascata, la suggestiva Piana dei Romiti con i ruderi dell’antico borgo.

Si parte da San Benedetto in Alpe, borgo montano della Romagna a 485 m s.l.m. Dirigersi verso la Statale e, una volta superato il ponte sul Fosso Acqua Cheta, occorre imboccare il sentiero che corre lungo il torrente. Si arriva in un bellissimo bosco di ontani, il paesaggio in alcuni punti sembra un quadro, un’opera d’arte. Il percorso è perfettamente segnalato, fa parte dei “Sentieri Natura” del Parco Nazionale e non si discosta mai dal corso d’acqua. Lungo il tragitto si trovano 10 punti di sosta e di osservazione. Superato l’antico edificio chiamato Ca’ del Rospo, inizia una salita ripida che porta sino all’antico Mulino dei Romiti, punto di sosta.

Manca meno di 1 km alla Cascata, ma è il tratto più impegnativo che, con una serie di saliscendi ripidi e scoscesi, porta finalmente a destinazione. Il fragoroso rumore dell’acqua preannuncia la cascata, che appare nella sua bellezza e maestosità, con un’altezza di 70 m e una larghezza che arriva sino ai 30 m. Lo spettacolo della natura, nella sua fulgida bellezza, ripaga della fatica; ci si può riposare sulle panchine proprio nel punto in cui anche Dante si fermò per osservare la cascata.

Gli escursionisti più allenati possono proseguire verso la sommità della cascata, sull’altopiano alluvionale dei Romiti. Poco distante dalla cascata, appare la cascatella Lavane, che forma una meravigliosa piscina naturale verde acqua che invita, nella bella stagione, a bagnarsi e trovare un fresco ristoro. In pochi minuti si può raggiungere l’altopiano per osservare i ruderi dell’Eremo appartenuto all’Abbazia di San Benedetto in Alpe.

La meta dell’escursione è stata raggiunta. Il ritorno si effettua sullo stesso percorso dell’andata, il tempo totale dell’uscita è di 3 ore. Il cammino offre una breve fuga dalla realtà, offrendo scorci da favola, lontano dal caos cittadino, in un bosco che sembra incantato. Ad ogni passo si percepisce la vera comunione con la natura: il silenzio è rotto soltanto dal fragore dell’acqua o dal fruscio del vento fra i rami, si può udire il canto degli uccelli e il ticchettio del picchio sul legno.

Percorso: Portico e San Benedetto
Tempo di percorrenza: 3 h
Difficoltà: facile
Lunghezza: 8 km
Dislivello: 235 m
Percorribilità: a piedi
Costo: 0 €
Consiglio: periodo migliore per questa escursione è senza dubbio marzo-maggio; tuttavia, anche nelle giornate di sole d’inizio autunno si può godere della bellezza della cascata.

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