Situata nella pianura Padana lungo la Via Emilia, la città fu fondata dai Romani nel II secolo a.C. con il nome di Forum Livii come nodo di traffici, all’incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana.
Forlì, come altre città romagnole, subì poi le dominazioni barbare di Visigoti, Bizantini, Longobardi e Franchi, ma intorno all’anno Mille fu Repubblica a vocazione ghibellina. Caduta la casa di Svevia fu Guido da Montefeltro a diventare Capitano del Popolo a Forlì.
La comparsa degli Ordelaffi, che tennero la città per circa due secoli, fece sì che la medesima fosse abbellita nei palazzi nobiliari e fortificata con l’ampliamento della Rocca. Nel 1480 la città fu affidata alla Signoria di Girolamo Riario e Caterina Sforza (a cui è oggi intitolata la Rocca di Ravaldino); sconfitta Caterina da Cesare Borgia nel 1500, lo Stato Pontificio dominò su Forlì per tre secoli.
L’epoca del fascismo, negli anni ’20 e ’30, ha lasciato traccia soprattutto negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti dell’autunno del 1944, furono distrutti alcuni tra i più bei monumenti della città, tra i quali la Chiesa di San Girolamo con gli affreschi di Melozzo. Forlì è oggi città d’arte e cultura con la presenza di facoltà universitarie dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, di una nuova sede museale nell’ex Convento di San Domenico e dell’Aeroporto Ridolfi, collegato a scali nazionali e internazionali.
Nel centro storico di Forlì sono facilmente riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro principali corsi (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica) che convergono in Piazza Saffi. Su di essa si affacciano alcuni tra i monumenti più rappresentativi delle varie epoche cittadine: la basilica romanica di San Mercuriale con l’imponente campanile originale del XII secolo, il Palazzo Comunale, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte con la Torre dell’Orologio, i quattrocenteschi Palazzo del Podestà e Palazzo Albertini, sede di interessanti esposizioni, e il novecentesco Palazzo delle Poste, esempio di architettura razionalista.
Di grande interesse artistico sono il Duomo, la Chiesa del Carmine, l’Oratorio di San Sebastiano, i Musei San Domenico, nella cui parte antica è conservata l’Ebe del Canova, la Rocca Sforzesca di Ravaldino e Palazzo Romagnoli, che ospita in via Albicini le Collezioni del Novecento, compresa la Collezione Verzocchi. (Palazzo Romagnoli non è attualmente fruibile per riallestimento.)
Questo itinerario vuole indicare ai turisti l’offerta culinaria della nostra terra, con una tradizione culinaria famosa in tutta Italia.
La Romagna, infatti, e dotata di terreni molto fertili da cui si ricavano ottimi prodotti naturali che possono essere gustati appena colti oppure preparati all’interno di sofisticate ricette da servire in tavola.
Si incomincia con le manifestazioni più conosciute e frequentate che si tengono in tutti i paesi del comprensorio. In Romagna, infatti, in ogni stagione dell’anno, è possibile prendere parte a innumerevoli Sagre.
Monumenti, chiese, ville, palazzi e luoghi di interesse
Parchi naturali e giardini, paesaggi e scorci mozzafiato
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