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Duomo di Forlì

Del Duomo di Forlì, uno dei simboli della storia religiosa e civile della città, si hanno notizie fin dal X secolo. Un grande affresco nell’abside del presbiterio, opera del 1863 di Pompeo Randi, illustra l’Invenzione e il riconoscimento della Santa Croce a cui la chiesa è dedicata. Nella sua lunga storia il Duomo ha subito diversi rimaneggiamenti. Ricostruito in seguito ad un incendio nella seconda metà del secolo XII, venne completamente ristrutturato nel secolo XV e consacrato nel 1475. Pochi decenni prima era avvenuto a Forlì il miracolo che ancora oggi rende particolarmente cara ai forlivesi questa chiesa. Il 4 febbraio 1428 una scuola nei pressi del Duomo fu completamente distrutta da un incendio che lasciò in piedi solo un brandello di muro con l’immagine su carta della Madonna, poi chiamata Madonna del Fuoco, che in quella scuola era venerata. Riconoscendo il fatto prodigioso i forlivesi in processione portarono subito l’immagine in Cattedrale sistemandola dapprima nella cappella a destra del presbiterio, dove oggi si trova il battistero, e nel 1636 nella nuova artistica cappella che le fu dedicata con la cupola arricchita dalle opere di Guido Cagnacci e Carlo Cignani. Qui ancora oggi i forlivesi vengono numerosi a pregare la loro Patrona, in particolare durante la novena in preparazione alla festa che si celebra solennemente il 4 febbraio di ogni anno. Nel XIX secolo il Duomo venne quasi completamente ricostruito e consacrato il 1° ottobre 1890. Nel 1944, durante la Seconda guerra mondiale il campanile della Cattedrale, minato dai tedeschi, crollò distruggendo parte del presbiterio, della sacrestia e della cappella della Madonna del Fuoco.

Miracolo della Madonna del Fuoco
La notte del 4 febbraio del 1428 un incendio divampò nella casa del maestro di scuola forlivese Lombardino da Ripapetrosa, lasciando intatta la xilografia della Vergine. Da quel momento l’immagine venne traslata in cattedrale dove tuttora si venera con il nome di Madonna del Fuoco, patrona della città. Nell’iconografia la Vergine è raffigurata col Bambino mentre campeggiano ai lati il sole e la luna, simboli, nell’antico culto pagano, del dio italico Giano. In seguito al miracolo, l’immagine della Madonna del Fuoco si dipingeva sul retro del carro agricolo e nelle maioliche da collocare all’ingresso delle case per scongiurare gli incendi. I contadini festeggiavano la Madonna del Fuoco ogni anno già dalla sera del 3 febbraio con le focarine, fuochi di giubilo nei campi. Ai giorni nostri il 4 febbraio le vie intorno al duomo si popolano di bancarelle con la tipica piadina della ‘Madonna del Fuoco’, dolce e speziata all’anice.

Orari:
Dal lunedì alla domemica: 6.30-12.00 e 16.00-19.00.

Come arrivare:
Piazza del Duomo, 47121 Forlì (FC) A piedi: da Piazza Saffi imboccare via delle Torri e percorrerla fino in fondo. Raggiungibile in auto (parcheggi a pagamento nella piazza antistante) o in autobus scendendo in Piazza Saffi (linee 1A-1B, 2, 3, 4) e camminando per 5 minuti.

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