Predappio è situata nella valle del fiume Rabbi, in zona collinare.
Circondata da vigneti pregiati, dai quali si ottiene il sangiovese doc, il più apprezzato e diffuso dei vini di Romagna, l’attuale nucleo cittadino fu nettamente diviso dall’antica Predappio (denominata Predappio Alta nel marzo del 1936).
Il paese, che ha chiesto il riconoscimento di ‘Città di Fondazione’, costituisce la testimonianza dell’impegno di Benito Mussolini per valorizzare i luoghi che gli dettero i natali. La minuscola frazione di pianura denominata Dovìa il 30 agosto del 1925 divenne capoluogo comunale (Predappio Nuova).
Costruita fra gli anni Venti e gli anni Quaranta del Novecento, Predappio si presenta come vero e proprio ‘museo urbano’, originale testimonianza degli stili urbanistici e architettonici del Ventennio con il trionfo del Razionalismo, ancor più valorizzata dall’importanza degli esperti che diressero i lavori, fra i quali ricordiamo Florestano Di Fausto, Cesare Bazzani, Cesare Valle, Arnaldo Fuzzi e Gustavo Giovannoni.
Il nome di Predappio è legato anche alla figura di Adone Zoli (che qui nacque), antifascista cattolico che ricoprì importanti cariche politiche nella lotta per la Liberazione e nella Repubblica Italiana, della quale fu anche Presidente del Consiglio.
Sotto l’aspetto geologico il territorio di Predappio presenta formazioni di rocce con prevalenza di spungone; si trovano inoltre giacimenti di zolfo e gesso. Il territorio predappiese è caratterizzato da zone ad intensa coltivazione, dove predomina la vite, ma vi sono anche frutteti, cereali e colture foraggere.
Dal punto di vista naturalistico questa area presenta alcune peculiarità interessanti come i calanchi che, originati dalla forte erosione, ricordano un paesaggio lunare e, pur nella loro desolata sterilità, rappresentano un mondo di grande bellezza ed elevato valore naturalistico.
Predappio insieme ad altri 26 comuni fa parte del progetto Comunità Ospitali voluto dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Le Comunità Ospitali sono un innovativo modello di offerta turistica per una vacanza in una piccola parte d’Italia che vuole essere “speciale”: esse sono un modello di sviluppo turistico che viene promosso all’interno della rete italiana dei borghi autentici (250 territori e comunità che ce la vogliono fare). Si distinguono dalle classiche mete di vacanza per l’atteggiamento unico di chi ospita e per la particolare esperienza che può realizzare chi viene ospitato, che ripartirà con un bagaglio carico di racconti ed emozioni difficili da dimenticare e facili da narrare.
Da vedere: la chiesa di Sant’Agostino in Rocca Delmici, la chiesa di San Cassiano in Pennino, la Rocca ed il borgo di Predappio Alta con il caratteristico lavatoio pubblico e le cantine quattrocentesche della Cà de Sanzvés.
Come arrivare: Predappio dista da Forlì 16 km e si può raggiungere percorrendo la strada provinciale n. 3 del Rabbi, in direzione Premilcuore/Firenze. Predappio è collegata a Forlì anche da un regolare servizio di pullman della società di trasporto pubblico START Romagna, con cadenza oraria.
Piccolo paese, della provincia di Forlì-Cesena, situato sulle rive del fiume Rabbi, sulla strada statale fra Forlì e Predappio.
Si hanno notizie di insediamenti umani fin dall’età del bronzo.
Scavi archeologici hanno portato alla luce nei dintorni di Fiumana resti di una villa romana che ebbe il suo periodo di attività dal I secolo al IV dopo Cristo.
Nel XI secolo si ha notizia di un monastero in Fiumana organizzato secondo la regola di san Benedetto. Fu importante abbazia al pari di S.Apollinare Nuovo di Ravenna fin verso la fine del XV secolo allorché cominciò a perdere la sua indipendenza. Ai nostri giorni solo la Chiesa, nonostante terremoti, incendi ed altro, rimane a testimonianza della gloriosa e fiorente Abbazia di Santa Maria in Fiumana.
Unico monumento storico di Fiumana, è stata restaurata e riaperta AL culto il 29 dicembre 2002.
Durante i lavori di ristrutturazione della chiesa antica sono venuti alla luce reperti che testimoniano le antiche origini di questo monumento.
Fu Comune fino al 1925, quando l’autorità fascista decise la soppressione dell’antico comune e il suo accorpamento con quello di Predappio.
Nell’area a ovest del quartiere artigianale di Fiumana, in località Ca’ di mezzo è presente un insediamento incentrato sulle vicende di una villa romana caratterizzata da almeno due importanti fasi costruttive: una prima fase alto imperiale (I sec. d.C.) e una di età tardoantica (IV secolo d.C.). Entrambe le ville dovevano essere ricche dimore, contraddistinte da ampi spazi e arredi di prestigio. In particolare l’impianto tardoantico, per le dimensioni eccezionali (strutture distribuite in un’area sicuramente superiore ai 25.000 metri quadrati) e per l’articolazione complessa e fantasiosa delle forme architettoniche (vasti padiglioni polilobati a pianta centrale), si configura come un progetto edilizio ambizioso, sfarzoso e celebrativo delle fortune di un ricco dominus, esponente illustre, probabilmente, dell’aristocrazia di Forum Livi.
Questo itinerario vuole indicare ai turisti l’offerta culinaria della nostra terra, con una tradizione culinaria famosa in tutta Italia.
La Romagna, infatti, e dotata di terreni molto fertili da cui si ricavano ottimi prodotti naturali che possono essere gustati appena colti oppure preparati all’interno di sofisticate ricette da servire in tavola.
Si incomincia con le manifestazioni più conosciute e frequentate che si tengono in tutti i paesi del comprensorio. In Romagna, infatti, in ogni stagione dell’anno, è possibile prendere parte a innumerevoli Sagre.
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