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Personaggi illustri di Modigliana

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Don Giovanni Verità

Don Giovanni Verità, prete garibaldino.

Don Giovanni Verità (1807-1885), sacerdote modiglianese, avversario del Papa Re, fu un ardente patriota del periodo risorgimentale, come lo seppero essere certi romagnoli, ed un personaggio coraggioso. Fu arrestato perchè accusato di aver partecipato ai moti carbonari. Era amante della caccia e questa sua passione gli servì a sviare i sospetti dei gendarmi pontifici: come quella notte del 21 agosto 1849 quando il sacerdote, schioppo a tracolla, sul Monte Trebbio, attese Garibaldi braccato dalle truppe austriache e lo ospitò per una notte nella sua casa.

Oggi la casa natale del canonico modiglianese ospita il Museo Comunale Don Giovanni Verità.

Vi è inoltre un monumento a lui dedicato nel centro del giardino pubblico. Nel settembre 2006 è stato celebrato il centenario dall’inaugurazione del monumento, opera dello scultore Italo Vagnetti.

Giacomo Puntaroli

Filantropo (1783-1867)

Fondatore dell’Asilo infantile che prende il suo nome, morì a Modigliana l’8 aprile 1867 e fu sepolto nel Cimitero comunale. Torinese di nascita, modiglianese di adozione, elargì con testamento del 18 aprile 1866 il suo intero patrimonio per l’educazione dei poveri, figli del popolo. La sua stessa casa venne adattata a questa nuova funzione. Il 1° settembre del 1868 vennero ‘raccolti’ i primi venti bambini di Modigliana e da allora si dette vita a questo Asilo che ha sempre riscosso il plauso delle autorità civili, ecclesiastiche e scolastiche. In seguito l’asilo diventò di proprietà del Comune di Modigliana.

Il grande filantropo riposa nel famedio del cimitero comunale insieme ad altri due illustri concittadini: Don Giovanni Verità e Silvestro Lega. I bassorilievi sulle tombe con i volti dei defunti e il grande Cristo sono opere dello scultore modiglianese Vincenzo Stagnani.

La scuola materna di Modigliana porta ancora oggi il suo nome.

Pia Tassinari

Soprano (1903-1995).

Domenica Tassinari, in arte Pia, nacque a Modigliana il 15 settembre 1903 nello stesso edificio che ha dato i natali anche a Silvestro Lega. L’artista, ancora bambina, in collegio, cominciò a prendere lezioni di canto dalla professoressa Berardi all’Istituto Righi di Faenza. Esordì nella “Boheme” di Puccini il 13 dicembre 1927 a Casale Monferrato. I suoi periodi d’oro vanno dal ’32 al ’37, quando cantò principalmente alla Scala, e dal ’33 al ’44 e dal ’52 al ’60 quando, ad intervalli più o meno lunghi, si esibiva al teatro dell’Opera di Roma nel Werther, nella Boheme, Manon, Iris, Falstaff e in tante altre opere. Si esibì inoltre nel celeberrimo Metropolitan di New York interpretando la Tosca e la Boheme. La sua ultima apparizione fu nel ’62 a Filadelfia nella Carmen. Morì a Faenza il 15 giugno 1995.

La scuola comunale di musica di Modigliana è intitolata a Pia Tassinari. All’interno del Museo Don Giovanni Verità è stata allestita una sala a lei dedicata dove si conservano, fotografie ed oggetti personali della cantante.

Silvestro Lega

Silvestro Lega, noto pittore macchiaiolo, nacque nel 1826 a Modigliana e morì nel 1895 a Firenze.

Lega trascorse gran parte della sua vita in Toscana e per la tecnica adottata fu, insieme con Fattori e Signorini, il fondatore del maggior movimento artistico dell’Ottocento, quello dei “Macchiaioli”. Come spesso accade nell’ambiente artistico egli fu più apprezzato dopo la morte e trascorse un’esistenza di stenti, per ragioni economiche e di salute.

Grande amico di Don Giovanni Verità, al quale dedicò un ritratto ed altri dipinti, il Lega fu anche un fervente mazziniano e combattè per l’Unità d’Italia fra i volontari toscani a Curtatone e Montanara (1848). Le vite delle due glorie cittadine, Lega e Don Giovanni Verità, si intrecciarono spesso non solo per la sincera amicizia che li legava, ma perché entrambi erano animati da un forte impegno politico-liberale che rese, soprattutto il sacerdote-patriota, un protagonista del Risorgimento italiano.

Furono soci dell’Accademia degli Incamminati, gloriosa istituzione culturale modiglianese rinata nel 1755 sulle ceneri dell’originaria Accademia dei Pastori del Marzeno, risalente al 1659. Oggi riposano nel cimitero comunale e le loro memorie sono custodite nel Museo Civico Don Giovanni Verità e nella Biblioteca comunale. A questo suo celebre figlio, Modigliana ha dedicato una grande mostra nel centenario della morte (1995).

Numerose opere del celebre artista sono custodite nel Museo Comunale Don Giovanni Verità a Modigliana (via Garibaldi)e nell’omonima Pinacoteca quali: Ritratto di Don Giovanni Verità, Ritratto di Garibaldi (Museo), Paesaggio, Ritratto di Mazzini morente, l’Incredulità di San Tommaso e il Ritratto di Bartolomeo Campi, fondatore dell’Accademia degli Incamminati (Pinacoteca).

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