Modigliana sorge nella valle del Tramazzo e vanta origini molto antiche ed una storia ricca di eventi importanti che spesso oltrepassa i confini locali. La sua rocca medievale fu culla della potenza dei Conti Guidi, signori di parte ghibellina, che attraverso più di 200 castelli controllavano un vastissimo territorio, esteso fra Romagna e Toscana.
Nel 1377 Modigliana si diede in accomandigia a Firenze seguendo (come parte integrante della Romagna Toscana) la storia di questa città fino all’Unità d’Italia, una storia che la vide staccata dalle vicende romagnole ma con una sua peculiarità anche all’interno di quelle fiorentine. L’esempio più importante è da vedersi nel non secondario ruolo svolto da questo paese in epoca risorgimentale, con l’attivazione della Trafila all’interno della quale si colloca anche il famoso episodio del salvataggio di Garibaldi da parte del sacerdote Don Giovanni Verità. Nel 1923, con il ridisegno dei Comuni della Romagna, Modigliana, passò dalla Provincia di Firenze a quella di Forlì. I primi insediamenti nella zona di Modigliana risalgono a circa 5000 anni fa, nel periodo Neolitico. Nel III secolo a.C. arrivano i Celti poi i romani, che incontrano nella battaglia del “Castrum Mutilum” riportata da Tito Livio. Si pensa che l’antico nome di “Castrum Mutilum” sia dovuto ad un sito romano posto sul monte Sion, dove ora sorge il convento dei frati Cappuccini. Ancor oggi, all’interno del complesso, si trova un antico pozzo romano databile, probabilmente, all’epoca dei fatti. Nel X secolo d.C., Modigliana è parte integrante dell’Esarcato di Ravenna.
Nella rocca vive in quel tempo la contessa Englarada, di origine franco-germanica, che, andando sposa al conte toscano Tigrino, dà origine alla dinastia dei Guidi. Questa diviene una delle più potenti famiglie della Romagna Toscana. Fu citato da Dante un suo esponente Guido Guerra che si era distinto nella battaglia di Benevento. La famiglia, in ottimi rapporti con l’imperatore Federico Barbarossa, ospitò nel castello modiglianese la nascita di Corrado I, suo figlio, nel 1165. Intorno al XII secolo insieme al mastio fu costruito il complesso delle mura e delle torri in ciotoli di fiume. Per una sollevazione popolare, che porta alla cacciata dei Guidi nel 1337, la cittadina diviene libero Comune sotto il protettorato di Firenze. Nel 1640 in seguito all’alluvione viene deviato il corso del fiume Ibola, fatto confluire più a valle nel Tramazzo, tramite un enorme squarcio nel monte della Riva, chiamato la ‘Tagliata’.
Nel Risorgimento, Modigliana dà i natali ad illustri patrioti che si attivano per la liberazione della Romagna dal domino pontificio come il prete liberale e carbonaro Don Giovanni Verità, che nel 1849 salva Garibaldi dalle truppe austriache.
Da vedere:
Palazzo Pretorio in pietra a vista di tipo toscano del trecento nel centro dell’antico borgo vecchio, prima palazzo dei conti Guidi e dal 1377 sede dei podestà inviati da Firenze, ospita la pinacoteca comunale con opere del pittore macchiaiolo modiglianese Silvestro Lega ed altri; Palazzo Borghi, del tardo rinascimento toscano; il Museo ‘Don Giovanni Verità’, casa natale del sacerdote carbonaro, divenuta sede del museo cittadino risorgimentale con una sezione archeologica ed una sala dedicata alla guerra e alla resistenza.
La Tribuna (piazza Don Minzoni) era l’ingresso principale al castello composta da due campanili e da un’edicola con la statua della madonna; il ponte di S.Donato, detto il ‘ponte della Signora’, a schiena d’asino è formato da tre archi, risale al secolo XVIII; il Duomo già pieve di S. Stefano del XII secolo. Il Santuario della Madonna del Cantone, costruito per devozione all’immagine della Madonna delle Grazie; le logge del Pavaglione.
E’ inoltre possibile visitare le aziende agricole ed agrituristiche appartenenti alla Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì-Cesena.
Come arrivare:
Per arrivare a Modigliana in auto conviene raggiungere Faenza lungo l’autostrada A14, uscendo al casello di Faenza; si seguono le indicazioni per Modigliana-Tredozio che conducono fino alla strada provinciale; da qui sarà necessario proseguire per circa 20 km. Se si proviene dalla Statale 9 Via Emilia, arrivando all’uscita sulla strada provinciale per Modigliana-Tredozio, sarà sufficiente seguire le successive indicazioni. Se si arriva da Firenze, si può decidere per una panoramica gita sino a Marradi per poi ridiscendere in direzione Brisighella; giunti poco prima di S. Adriano, seguire l’indicazione per Lutirano, da dove sarà possibile raggiungere Modigliana lungo la provinciale che attraversa Abeto e Fiumane.
Distanza rispetto a Faenza: casello autostradale A14 -Faenza km 20; Stazione ferroviaria di Faenza km 20; Aeroporto di Forlì km 35 Aeroporto di Bologna km 60.
Questo itinerario vuole indicare ai turisti l’offerta culinaria della nostra terra, con una tradizione culinaria famosa in tutta Italia.
La Romagna, infatti, e dotata di terreni molto fertili da cui si ricavano ottimi prodotti naturali che possono essere gustati appena colti oppure preparati all’interno di sofisticate ricette da servire in tavola.
Si incomincia con le manifestazioni più conosciute e frequentate che si tengono in tutti i paesi del comprensorio. In Romagna, infatti, in ogni stagione dell’anno, è possibile prendere parte a innumerevoli Sagre.
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