Esplorando l’entroterra forlivese: in viaggio in camper tra arte, natura e gusto
Scoprire l’entroterra forlivese può essere un’esperienza sorprendente, resa ancora più particolare se si ha la possibilità di farla a bordo di un camper.
La posizione geografica strategica che caratterizza Forlì, la rende un punto di partenza ideale per esplorare il territorio della Romagna. Partendo da Forlì, è facile raggiungere le rigeneranti terme di Castrocaro, immergersi nei borghi medievali o avventurarsi tra le colline ricche di vigneti e uliveti, alla scoperta di sapori autentici e panorami mozzafiato. Attraversando cittadine pittoresche, si avrà l’opportunità di conoscere lunghi storici, visitare musei, godersi la bellezza della natura e assaporare la gustosa cucina locale. Siamo infatti sulla strada dei vini e dei sapori: ogni borgo ha il suo prodotto tipico e il suo piatto tradizionale da gustare.
Un’esperienza imperdibile per gli amanti delle avventure on the road!
Prima tappa
Cominciate il vostro viaggio a Forlì, una città che vanta radici antiche e un cuore vibrante. Una volta parcheggiato il vostro camper, dirigetevi verso il centro storico, dove sarete accolti da strade lastricate e magnifici palazzi rinascimentali.
Il parcheggio dell'Argine rappresenta la scelta ideale per chi desidera esplorare la città, trovandosi nelle immediate vicinanze del centro storico, precisamente in via delle Donne della Costituente. L'area sosta camper è dotata di un camper service gratuito per il carico e lo scarico dell'acqua, oltre a un vuotatoio chimico per le cassette WC e acqua non potabile per il loro risciacquo. Forlì offre ai visitatori un'esperienza multisensoriale che abbraccia storia, cultura, arte e prelibatezze gastronomiche. Il suo affascinante centro storico cattura l'attenzione con ampi spazi, vie eleganti e monumenti che narrano secoli di storia. Piazza Aurelio Saffi è un esempio eloquente: situata nel cuore della città, è una delle piazze più grandi d'Italia e ospita alcuni autentici tesori che raccontano il passato di Forlì, come la statua di Aurelio Saffi, l'Abbazia di San Mercuriale del XII secolo e il maestoso Palazzo delle Poste in stile razionalista.
A breve distanza si trovano il Museo Civico di San Domenico, sede delle Grandi Mostre e della Pinacoteca Civica, e il Museo Civico di Palazzo Romagnoli, che ospita le collezioni artistiche del Novecento (Palazzo Romagnoli non è attualmente fruibile per riallestimento). Entrambi i musei, con il loro prezioso patrimonio artistico, rappresentano una tappa imprescindibile per ogni visitatore.
Per chi desidera rilassarsi, il Parco Urbano Franco Agosto è accessibile direttamente dal parcheggio. Quest'area verde di 26 ettari, lungo le sponde del fiume Montone, offre momenti di svago e ristoro a coloro che desiderano immergersi nella natura anche all'interno della città. Agli amanti delle “fughe” nella natura e del buon cibo, consigliamo di parcheggiare il camper e salire in bicicletta per provare uno degli itinerari tematici di Forlì Bike Food, dedicati ai gastronauti in bicicletta. Un mix equilibrato di pedalate panoramiche, scoperta di luoghi suggestivi e assaggi di prodotti locali tra Forlì e le terre di Pellegrino Artusi.
Seconda tappa
Una volta conclusa la visita alla città di Forlì e lasciato il parcheggio, imboccate la strada verso nord-ovest (direzione Castrocaro Terme), per mettervi in viaggio verso Terra del Sole. Qui, ci si trova di fronte una piccola gemma incastonata tra le colline, un borgo ideale, un'utopia urbana nata nel lontano 1564 per volere di Cosimo I de' Medici per diventare la capitale dell'eleganza e della cultura medicea nella Romagna Toscana.
Durante la vostra visita, non perdete l'opportunità di esplorare il Museo dell'uomo e dell'ambiente, custode di preziose testimonianze storiche.
Terra del Sole è anche natura incontaminata: gli alberi, i campi coltivati, le dolci colline che scendono verso la pianura e i rigogliosi filari di ulivi che la circondano tutt’intorno la rendono una vera e propria oasi di serenità.
Dopo circa 1 chilometro, si giunge a Castrocaro Terme, rinomata meta di relax e benessere, celebre per le sue acque termali e il suggestivo paesaggio. Al centro del borgo si erge il maestoso castello, risalente al X secolo, che domina l'intera area offrendo una vista mozzafiato sulla valle circostante. Oggi restaurata, la fortificazione ospita eventi culturali, mostre e spettacoli che ne arricchiscono l'atmosfera, regalando ai visitatori un'esperienza indimenticabile. Passeggiando per il paese, è consigliato fermarsi presso uno dei forni locali, dove poter assaggiare il rinomato Castrocarino o Pane di Castrocaro, sfornato ogni giorno seguendo un’antica ricetta a base di acqua di Castrocaro, farina di grano locale, sale e lievito.
Punti di sosta a ingresso libero per chi viaggia in camper si trovano nel parcheggio di Via Biondina, 86. Qui è possibile usufruire dell’illuminazione pubblica e dello scarico acque nere gratuito e utilizzare acqua e luce a pagamento tramite servizio a gettoni.
Terza tappa
Abbandonando Castrocaro Terme e percorrendo la SS 67 verso sud per circa 8 km, ci si trova a Dovadola, un incantevole borgo immerso nell'atmosfera quieta e rilassante dell'Appennino romagnolo. Qui, le strette e suggestive stradine del centro, fiancheggiate da antiche case in pietra e edifici storici, conducono i visitatori in un viaggio nel tempo. Tra i tesori da scoprire spicca l’Abbazia di Sant'Andrea, ricca di opere d'arte di inestimabile valore artistico e custode del sepolcro di Benedetta Bianchi Porro.
Dovadola è una meta ideale per i viaggiatori desiderosi di un'esperienza al di fuori dai consueti flussi turistici, abbracciata da una natura lussureggiante che offre agli appassionati di escursioni e trekking l'opportunità di esplorare sentieri immersi nel verde delle colline circostanti.
Imperdibile è anche una visita all'Eremo di Montepaolo, il più importante santuario antoniano della regione, dove è conservata una reliquia di Sant'Antonio da Padova. Da qui si dipanano due percorsi suggestivi: il Sentiero della Speranza e il Viale dei Mosaici.
Una delle occasioni migliori per visitare Dovadola è durante la Sagra del Tartufo Bianco Pregiato di Romagna, una fiera dedicata a questa celebre specialità che si tiene ogni anno in ottobre.
Per quanto riguarda le soste, è possibile fermarsi al punto sosta in Via Nadiani, con la possibilità di rifornimento idrico.
Quarta tappa
Proseguendo lungo la SS 67 in direzione sud, dopo circa 9 km si raggiunge Rocca San Casciano. Questo incantevole borgo è caratterizzato da strette viuzze acciottolate, case in pietra e edifici storici, che lo rendono affascinante. Il suo centro storico è arricchito da piccole piazze, chiese antiche e angoli suggestivi, perfetti per una piacevole passeggiata. La Chiesa di San Cassiano, ad esempio, rappresenta un punto di interesse per coloro che desiderano esplorare l'arte e l'architettura religiosa della zona.
Tra i luoghi da visitare, oltre a Piazza Garibaldi - dove si trovano la Torre Civica, il Palazzo Pretorio e la Chiesa del Suffragio - spiccano il suggestivo Ponte Vecchio a due archi del XVII secolo, che offre una vista mozzafiato sull'ansa del fiume Montone vicino al borgo, e l'Abbazia di San Donnino in Soglio. A circa 500 m dal centro si erge il “Castellaccio”, una fortificazione risalente all’XI secolo.
Rocca San Casciano è anche il punto di partenza ideale per esplorare l'Appennino circostante, con sentieri escursionistici che permettono di immergersi nella natura incontaminata e di godere di panorami mozzafiato.
Un evento tradizionale da non perdere è la Festa del Falò, che si tiene tra marzo e aprile lungo le sponde del fiume Montone. Durante questa festa, i rioni antagonisti, Borgo e Mercato, accendono due grandi pagliai, creando falò suggestivi e un'atmosfera indimenticabile.
Per quanto riguarda le soste, è disponibile un’area attrezzata per camper con quattro piazzole, elettricità, servizi igienici e lavabi per stoviglie in Viale Dante, all’interno del Parco Gramsci.
Quinta tappa
Dopo aver lasciato Rocca San Casciano, proseguite verso sud sulla SS 67. In pochi minuti si raggiunge il comune di Portico e San Benedetto, distante 7 km. In questa zona sono disponibili numerose aree sosta per camper: nel parcheggio inferiore dell'ex campo sportivo di Portico di Romagna; nel piazzale Olmo a destra della SS 67 provenendo da Forlì; in località Bocconi, lungo via Chiusure, zona Brusia; infine, a San Benedetto, nel parcheggio sopraelevato a sinistra della SS 67 provenendo da Forlì.
Il centro di Portico di Romagna mantiene la sua struttura medievale su tre livelli: l'area alta con il castello e la pieve; la parte intermedia con i palazzi signorili dei secoli XIII e XIV, come Palazzo Portinari, Palazzo Traversari e Palazzo Mazzoni; infine, la zona bassa con le abitazioni degli artigiani e dei cittadini comuni. Due punti focali del percorso cittadino sono i principali ponti che attraversano il fiume Montone: il ponte della Maestà, per i pellegrini diretti ad Assisi, e il Ponte della Brusia, caratterizzato da tre arcate a schiena d'asino. Entrambi offrono una visione iniziale dello splendore del paesaggio circostante.
Gli amanti della vita all’aria aperta possono immergersi nella natura proseguendo lungo la SS 67 verso San Benedetto in Alpe, punto di partenza del Sentiero Natura, all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi. Qui, i camminatori possono ammirare le celebri Cascate dell'Acquacheta, descritte da Dante Alighieri nel Canto XVI dell'Inferno, dove lo spettacolare salto di 70 metri delle acque cristalline della cascata lascia tutti senza fiato.
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