Prima tappa
Il viaggio ha inizio tra le antiche mura di Forlì, città dalle nobili tradizioni e dal passato illustre, precisamente dalla chiesa di Santa Maria dei Servi, rinomata come la Basilica di San Pellegrino Laziosi.
Vissuto nel XIV secolo, San Pellegrino è celebre per un miracolo di guarigione. Colpito da cancrena alla gamba a causa della sua penitenza di non sedersi mai, rischiò l'amputazione. La notte prima dell'intervento, pregando davanti a un Crocifisso (l’opera è stata realizzata dall’artista Giuliano da Rimini e si trova all’interno della chiesa), ebbe un febbrile sogno in cui Cristo guariva la sua ferita. Al risveglio, si accorse di essere stato miracolosamente salvato. Ancora in vita, divenne noto come Santo Guaritore. Per questo motivo, è considerato il patrono degli ammalati di tumore e di coloro che soffrono di dolori cronici ai piedi e alle gambe.
La chiesa di Santa Maria dei Servi, costruita nel XII secolo, ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli, fino ad assumere la sua forma attuale nel XVIII secolo. La facciata, realizzata in cotto e caratterizzata da sobria semplicità, crea un contrasto affascinante con l'interno, risalente al Seicento. Sulla destra della chiesa si trova la suggestiva cappella dedicata a San Pellegrino, la cui progettazione è attribuita al celebre architetto Giuseppe Merenda. Di particolare interesse sono le reliquie del Santo, custodite dietro l'altare, e il dipinto "Cristo crocifisso che risana la gamba a San Pellegrino", un capolavoro di Simone Cantarini su disegno di Guido Reni.
Ogni anno, il 1° maggio, in occasione della festa del Santo, ha luogo la tradizionale Festa dei Cedri, che tradizione vuole venissero utilizzati da Pellegrino Laziosi per le loro presunte proprietà curative. Durante l'intera giornata, la piazza antistante la chiesa e le strade circostanti si animano di bancarelle che vendono questi profumatissimi agrumi.