Il Santuario, significativa creazione di architettura rinascimentale toscana, fu costruito nella seconda metà del 1500 per volere dei civitellesi a ricordo della miracolosa apparizione della Beata vergine ad un povero orfanello nel 1556 nei pressi di una celletta esistente vicino al torrente Suasia.
Autore del progetto fu l’architetto fiorentino Zanobio Lastricati. Con pianta di croce greca, l’edificio occupa un’area di 454 mq ed è alto 32 m. I muri, di 1,60 m di spessore. La cupola è sostenuta da quattro pilastri che si innervano ad archi a tutto sesto di 9 m di diametro. La chiesa, restaurata dopo i danni di guerra, conserva sull’altare maggiore la venerata immagine della “Madonna col bambino”, un affresco del 1400 di autore ignoto, appartenente alla scuola toscana.
Da segnalare tre opere: Cristo sulla croce con S.Giovanni, Maddalena e S.Luca, olio su tela attribuito a Giovanni Battista Ramenghi, detto Bagnacavallo il Giovane, risalente all’inizio del XVII sec., la Madonna col Bambino e i Santi Barbara, Andrea e Lorenzo, olio su tela di autore ignoto di scuola bolognese, dell’inizio del XVII secolo e la Madonna col Bambino fra Angeli musicanti, olio su tela di tarda maniera veneta, della prima metà del XVII sec., firmato “Hier Veron”, Girolamo Veronese. Opera del XVII secolo, di tarda maniera veneta.
L’opera e collocata sull’altare di S. G. Battista. Nella pala è rappresentata la Madonna con Bambino attorniata da angeli musicanti. Vi sono rappresentate anche le figure di Sant’ Antonio Abate, San Rocco e San Francesco.
È presente un organo costruito da Feliciano Fedeli da Camerino nel 1734, composto di 350 canne e 9 registri. Venne poi restaurato nel 1969-70 dalla ditta Piccinelli di Padova.
La festa solenne si celebra la quarta domenica del mese di maggio.
Come arrivare: Dalla strada provinciale n. 4 del Bidente seguendo le indicazioni per il Santuario.
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