Il Santuario, di origine settecentesca, fu restaurato nel 1927 dall’architetto Antonio Rizzi e dedicato alla Beata Vergine della Maestà, per grazia ricevuta e in memoria dei caduti della guerra del 1915/18. All’interno del santuario, che si presenta ad una sola navata, collocato sull’altare maggiore nel 1774, si trova un affresco raffigurante la Madonna col Bambino d’impronta chiaramente tardogotica. La tradizione popolare vuole che l’immagine sia stata dipinta da un anonimo pittore di passaggio della prima metà del secolo XIV. L’altare maggiore si compone di mensa e ancona modellate in stucco, appoggiate alla parete di fondo da cui si sviluppa un grande altorilievo, pure in stucco, comprendente una coppia di angeli, un letto di nubi, numerosi angioletti e cherubini che fanno corona al Padre Eterno benedicente. Questo gruppo è stato attribuito alla scuola dei plasticatori bolognesi Toselli, assai attivi a Forlì. Alle pareti laterali della navata, entro cornici in stucco, sono appesi due grandi dipinti settecenteschi raffiguranti Giuditta alla tenda di Oloferne e Giuditta che regge la testa recisa di Oloferne.
Orario feriale apertura:
Orario estivo: solitamente ogni giorno dalle 7.30 alle 18.30;
Orario invernale: dalle 16.30 alle 18.30
Orario festivo apertura:
Apertura su richiesta.
Come arrivare:
Il Santuario della Beata Vergine della Maestà si trova in Piazza Cavour a Predappio Alta, confinante con Via Piccinini, 28.
Si può raggiungere imboccando a destra, per chi arriva dalla direzione di Forlì, la strada comunale che da Piazza S. Antonio di Predappio conduce direttamente a Predappio Alta.
Notizie aggiuntive:
Festa patronale la terza domenica di ottobre
Non trovi quello che stai cercando?
Hai riscontrato contenuti errati o mancanti?
Invia una segnalazione all’Ufficio di Informazione Turistica del Comune di competenza. Vai alla pagina degli uffici turistici.
