Complesso architettonico che sovrasta il centro storico medioevale
Non si conosce la data precisa di costruzione di questo poderoso complesso architettonico che sovrasta l’abitato di Meldola, si sa tuttavia della sua esistenza fin dal secolo XI. Nel 900 il castello apparteneva ai territori sottoposti alla giurisdizione della Chiesa ravennate. Nel XII secolo l’edificio passò sotto il dominio di Cavalconte I di Bertinoro e poi del conte Lamberto. A Malatesta Novello si devono l’ampliamento del nucleo originario ed ulteriori lavori di rafforzamento delle mura del lato Est. Nell’anno 1500 Pandolfo IV Malatesta vendette Meldola a Cesare Borgia. Fra il 1503 e il 1509, sotto il dominio della Repubblica di Venezia, la fortezza subì alcuni restauri che permisero la sua trasformazione da presidio militare a residenza signorile. Intorno al 1535 ca. i conti Pio da Carpi ampliarono in modo significativo l’intero complesso arricchendolo di opere d’arte. La rocca passò poi di proprietà alle famiglie Aldobrandini e Doria Pamphilij. Nel 1797, durante l’occupazione napoleonica, fu spogliata dei suoi ricchi arredi. Il terremoto del 1870 lesionò seriamente l’edificio. Nel 1995 il Comune di Meldola ha dato inizio ai lavori di recupero dell’intero complesso architettonico. La rocca presenta da Via alla Rocca una rampa di accesso a gradoni larghi e bassi. Lungo il lato Sud Est si sviluppano in successione il cortile dei cipressi, la torre campanaria decorata da merli e beccatelli, la torre del mastio e il piccolo torrione adiacente.
Nei periodi di apertura possiamo indicare che nella stagione estiva vengono organizzati eventi al suo interno pertanto è parzialmente visitabile.
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