Testimonianza cristiana del X secolo, è sicuramente il monumento di maggiore interesse del paese. Fondata intorno al X secolo, ha subito diversi rifacimenti e la struttura attuale risale alla seconda metà del ‘500. Soggetta a numerosi crolli, continuò ad essere ricostruita fino al radicale restauro degli anni 1933-40. Da notare, all’interno, in stile prevalentemente romanico anche se contrastato dalle forme barocche degli altari, le colonne di pietra, tutte di un pezzo, che sostengono le arcate laterali. Pregevole è, inoltre, il soffitto a capriate e quello a cassettoni sopra il coro. Da segnalare alcuni dipinti a olio su tela del XVI secolo, tra i quali la Madonna del Carmine di Jacopo Vignali.
La chiesa parrocchiale è il monumento di maggior pregio del paese, si trova appena fuori dal centro oltre l’antico borgo di Marciolame. Secondo la tradizione la chiesa fu fondata, in stile romanico, intorno all’anno mille sulle rovine di un preesistente tempio romano dedicato alla dea Diana. Nella canonica sono infatti conservati alcuni reperti archeologici ritrovati in loco e nei dintorni. Non si hanno notizie sulle origini presumibilmente sorgeva già dal X secolo poiché nel 1022 fu oggetto di donazione da parte dell’imperatore Federico I a San Romualdo. Nel corso dei secoli ha subito diversi rifacimenti e la struttura attuale risale alla seconda metà del ?500, l’ultimo grande restauro fu quello che seguì al terremoto del 1918 e fu realizzato tra il 1933 ed il 1944. In questa occasione fu anche aggiunto (1936) il nuovo campanile in sostituzione del precedente, a vela. L’interno della chiesa ha una spazialità tipica del rinascimento toscano, è basilicale a tre navate e sette campate su otto colonne e quattro pilastri quadrati. In contrasto con le colonne in stile romanico, la presenza di 8 altari barocchi di cui uno dedicato alla Beata Vergine del Buon Consiglio antica confraternita risalente al 1826 (lo statuto originale si trova nell’archivio di Stato di Firenze) anche se la sua storia è ben più antica in quanto vi sono annotazioni in archivio risalenti al 1641. Di indiscutibile pregio sono inoltre il soffitto a capriate e quello a cassettoni sovrastante il coro. Da non perdere alcuni dipinti a olio su tela del XVI secolo tra i quali la Madonna del Carmine di Jacopo Vignali. Per l’ottima acustica è luogo deputato allo svolgimento di manifestazioni musicali e corali. San Martino è il patrono di Premilcuore, nella facciata della Pieve di San Martino si può ammirare un rosone con a sua immagine.
Orario feriale di apertura: Visite su richiesta.
Orario festivo apertura: Aperta domenica in orari di culto.
Come arrivare: La pieve è visibile poco prima di entrare in paese.
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