Opera del XVII secolo, di tarda maniera veneta. L’opera è collocata sull’altare di S. G. Battista. Nella pala è rappresentata la Madonna con Bambino attorniata da angeli musicanti. Vi sono rappresentate anche le figure di Sant’ Antonio Abate, San Rocco e San Francesco. Espressione di tarda maniera veneta, misura 320×210 ed è firmata da G. Veronese.
L’altare della famiglia Amaducci, proprietaria del terreno su cui fu edificato il santuario, ha un’ancona di stucco con grandi statue simboliche; il quadro raffigura la Madonna col Bambino, a sinistra S. Giovanni battista e Sant’Antonio abate, a destra san Rocco e San Francesco d’Assisi che ha in mano il crocifisso. In seguito ad un ultimo restauro è apparsa la firma del pittore, interpretata come quella di Gerolamo Veronese. La tela è datata alla prima metà del sec. XVII.
Sull’altare maggiore è collocata l’immagine miracolosa della Beata Vergine che sorregge il Bambino: egli è vestito come un piccolo principe e tiene in mano il vangelo aperto ma guarda dritto verso chi l’osserva: per questo la bella immagine è stata definita Madre della nuova evangelizzazione. Si tratta di una riproduzione dell’affresco, staccato nel 1956 e trasferito su tela, che si trovava dipinta sul muro sopra l’altare della Maestà, racchiusa dal grande santuario come una perla preziosa, là dove ora sul pavimento c’è un grande cerchio col monogramma di Mater Admirabilis. La celletta fu forse demolita nel 1666 e la parte dipinta fu murata sopra l’altare maggiore: intorno e sopra probabilmente c’era la grande Deposizione che ora si trova nella chiesa di San Michele, al centro del paese. L’altare che ora vediamo proviene da una chiesa soppressa di Cesena e fu acquistato dal sig. Luigi Balestri nel 1828 e andò a sostituire un altare in legno. Sul fronte della mensa c’è una bella croce lobata di marmo colorato che fu murata nella porta santa in Vaticano da papa Urbano VIII nell’anno giubilare 1625 e tolta nel 1650 da Innocenzo X, qui trasferita nel 1688.
L’opera si trova all’interno del Santuario della Madonna della Suasia, con accesso dalla s.p. n. 4 del Bidente in direzione S. Sofia sulla sinistra alla fine del paese.
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