Databile intorno al XII secolo, la Chiesa di San Pietro fu distrutta dai terremoti del 1918-19 e ricostruita in stile romanico nel 1922. Chiesa di San Pietro in Corniolo
La chiesa, riedificata dopo i terremoti del 1918, è di origini antiche: prima notizia dell’edificio religioso è in una bolla di Alessandro III, che risale al 1179.
La facciata, in conci d’arenaria, è in stile romanico, con un protiro che precede il portale, ornato da un rilievo raffigurante S. Pietro benedicente. Sul fianco destro si erge il campanile con una campana bronzea del 1678.
L’interno, a navata unica e transetto, è decorato nell’abside da affreschi del pittore santasofiese Innocente Biserni (1895-1964) detto Cencino.
Conserva opere di grande valore storico-artistico, come un bassorilievo in terracotta invetriata della bottega di Giovanni della Robbia, raffigurante l’Assunta con i Santi Sebastiano, Romualdo e Antonio Abate, databile al 1520-1530. Nella parete sinistra un dipinto raffigurante la Deposizione di Cristo, rara testimonianza dell’attività artistica del pittore Giulio Ponteghini (XVI secolo). Da segnalare inoltre una Madonna del Rosario del XVII secolo. All’interno della chiesa anche interessanti opere moderne, come le vetrate, un bassorilievo del laboratorio faentino Gaeta e l’opera in ceramica di Giovanna Bellini, raffigurante Pasquale II (Papa dal 1099 al 1118, nato a Bleda di S. Sofia).
Come arrivare: Corniolo si trova a 15 km da Santa Sofia, lungo la Strada Provinciale n. 4 del Bidente in direzione Campigna.
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