La chiesa di San Nicolò, forse di origine romanica, venne ricostruita nel ‘700 e pesantemente rimaneggiata nel secolo successivo in seguito ai danni riportati nel violento terremoto del 1780.
L’altare maggiore, ornato di marmi policromi, venne realizzato dalla bottega dei fratelli Toschini.
All’interno della navata di sinistra, nella cappella a fianco dell’altare maggiore, si trova la statua della Beata Vergine del Popolo che dal 1621 i fedeli venerano come patrona della città.
Nella primitiva cappella il simulacro della Madonna del Popolo era nascosto da una pala d’altare raffigurante la Madonna del Carmine.
Il pregevole dipinto, che oggi si conserva nella seconda cappella a destra, viene tradizionalmente ascritto a Felice Cignani.
Fra le opere presenti, pregevole la statua in terracotta policroma della Madonna dell’ulivo (1489 ca.) arte popolare toscana. Nella navata destra la quinta cappella ospita una pala d’altare raffigurante i Santi Nicolò e Maria Maddalena de’ Pazzi in adorazione dello Spirito Santo (1757) di Giuseppe Marchetti.
Nella terza cappella a destra è ubicato il Cristo Crocefisso (1502 ca.), affresco attribuito a Francesco Menzocchi. A questo Crocifisso , come riporta una lapide in latino affissa su un muro del Palazzo Comunale, la fede popolare attribuiva il miracolo della salvezza della città dal terremoto del 1661, che aveva distrutto tutte le città limitrofe.
Vi si celebra la Festa di San Nicolò, Patrono di Meldola, il 6 dicembre e della Beata Vergine del Popolo l’ultimo fine settimana di agosto.
Orario apertura: Orario di culto
Tariffa d’ingresso: Ingresso gratuito
Come arrivare: Situata nel centro storico di Meldola. Raggiungibile a piedi dai diversi parcheggi del centro.
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