Castello del XI-XII secolo, nato come avamposto difensivo dell’abbazia di Sant’ Ellero. Restano i ruderi della cinta muraria, di un torrione semicircolare, delle porte (nord e sud) e della torre del mastio a base quadrata.
Il castello con i suoi imponenti ruderi, troneggia sulla dolcissima piana della città romana di Mevaniola. Fondato dagli abati di S. Ellero come avamposto difensivo meridionale dei territori abbaziali, venne dato in dote nel 1209 dall’imperatore Ottone IV a Gualdrada, sposa di Guido il Vecchio, capostipite dei Guidi di Modigliana. La posizione strategica, di chiusura della ‘strada magistra’ che dalla Romagna portava in Toscana, ha fatto sì che il castello rappresentasse una specie di fortilizio da dogana. E’ per questi traffici che abati, feudatari, condottieri, la città di Firenze e la stessa Santa Sede si contesero il possesso del castello.
Del fortilizio restano imponenti ruderi sul poggio sovrastante l’attuale abitato: la cinta muraria con salienti difensivi; porte di accesso (porta nord e porta sud); il torrione semicircolare al cui interno si trova la cisterna per la raccolta delle acque; la torre del mastio, a base quadrata (5 metri di lato) ed alta circa 10 metri.
All’interno del castello vi era anche una chiesa che crollò nel XVIII secolo.
Come arrivare: Galeata dista circa 34 km da Forlì, percorrendo la SP n. 4 del Bidente (direzione Meldola-S. Sofia).
Il Borgo di Pianetto dista circa 2 km da Galeata (direzione S. Sofia).
I ruderi del castello si raggiungono a piedi, percorrendo il sentiero che si imbocca di fronte alla Chiesa di S. Maria dei Miracoli.
Tariffa d’ingresso: Ingresso gratuito.
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